Foto-scrittura-creativa

Il progetto “FOTO-scrittura-CREATIVA” si propone di creare dei “taccuini narrativi”, uno per ogni allievo del corso. Il taccuino/dario visivo, essendo molto simile ad un piccolo libro, è un ottimo supporto editoriale da utilizzare anche in ambito educativo.

Man Ray, uno dei pionieri della fotografia, scriveva che l’uso del taccuino gli consentiva la messa in opera del suo famoso assunto teorico: “uso il disegno e la pittura quando non posso fotografare e uso la fotografia e la scrittura quando non posso dipingere o disegnare”.

Per chi usa il linguaggio fotografico le pagine del taccuino diventano lo spazio di contenimento di uno dei principali requisiti linguistici della Fotografia: quello narrativo, costituito da immagini fisse che raccontano in sequenza, microstorie personali, appunti visivi, idee, progetti e scritture minime che sono alla base di ogni costruzione di senso. Nel taccuino la sequenza delle fotografie si integra con le parole scritte e/o altri elementi grafici perché l’oggetto consente e facilita l’idea di un racconto di azioni, percorsi di vita, situazioni sociali, in costante rapporto tra realtà e immaginazione, anche da parte di coloro che non sono abituati ad usare la fotografia come mezzo primario.

Il progetto ha proposto un’offerta formativa in cui le competenze, come in tutti i lavori artistici, si acquisiscono soprattutto attraverso l’esperienza pratica. Il laboratorio è rivolto a 10 giovani, dell’uno e dell’altro sesso, di età compresa tra i 18 e i 30 anni con obbligo formativo assolto, sia con basilari conoscenze in ambito fotografico e/o grafico sia a principianti assoluti.

Il progetto ha vinto il bando “Cre@tiv@mente” della Provincia di Perugia. 

Perché il corso è stato anche questo “rompere la sacralità delle foto” [..] ma dopo le ho sentito davvero MIE